Seminario Fondi strutturali dell’Unione Europea - Focus Croazia
Milano, 3 dicembre 2014. ICE Agenzia, Ufficio di Milano
Rapporti commerciali Italia - Croazia. Dall’Italia si importa una vasta gamma merceologica e i prodotti italiani sono molto conosciuti ed apprezzati sul mercato. Anche se dal consumatore croato l’Italia viene tradizionalmente considerata quale fornitore di beni di consumo e il prodotto italiano viene collegato in particolare ai prodotti soggetti alle nuove tendenze della moda e del design, negli ultimi anni si sta verificando un cambiamento di tendenza in quanto all’interno delle Esportazioni italiane verso la Croazia sono anche i beni strumentali ad assumere un peso rilevante.
- Mobili e loro parti
- Calzature ed abbigliamento
- Macchine ed attrezzature industriali (macchine lavorazione legno, macchine agricole, macchine per l’industria aliimentare)
- Macchine ed attrezzature d’impiego generale (pompe, attrezzature per filtrazione e/o per depurazione)
- Combustibili di oprigine minerale, lubrificanti.
Presenza Italiana in Croazia
- I dati divulgati dalla Banca Nazionale della Croazia, che considerano i flussi finanziari provenienti direttamente dall’Italia, mostrano per il periodo tra il 1993 ed il primo semestre 2014, uno stock di investimenti diretti pari a 1,389 miliardi di €.
- Occorre considerare, tuttavia, che numerose grandi imprese italiane hanno effettuato investimenti in Croazia attraverso triangolazioni finanziarie da Paesi terzi (nella maggior parte dei casi Lussemburgo, Austria e Paesi Bassi).
- Una stima realistica della consistenza complessiva degli IDE italiani in Croazia non può prescindere dalla considerazione di tali triangolazioni ed i dati divulgati dalla Banca Centrale croata andrebbero rielaborati in tale ottica: il valore complessivo sarebbe oltre i due miliardi di euro, ovvero ca. il 10% dello stock totale degli IDE in Croazia.
Premesso che …
- la Croazia si colloca in una posizione relativamente alta tra i mercati di sbocco dell'Italia.
- l’Italia è il primo partner commerciale croato
- l’ammontare degli IDE italiani posiziona l’Italia al sesto posto tra i Paesi investitori
- i flussi turistici, vedono l’Italia come secondo cliente del mercato croato con oltre un milione di presenze l’anno
L’ITALIA PUÒ RITENERSI, NEL COMPLESSO, IL PRIMO PARTNER ECONOMICO DELLA CROAZIA
Perché la Croazia ?
ACCESSO AL MERCATO
- membro dell’ Unione Europea (1° luglio 2013)
- crocevia strategico delle reti transeuropee di trasporto (corridoi V e X)
- infrastrutture moderne
- prossimità geografica – il Mar Adriatico unisce i due Paesi
ACCESSO ALLE COMPETENZE
- alto livello di istruzione e disponibilità di lavoro qualificato ed in settori specifici
- eccellenti competenze tecnico-scientifiche
- multilinguismo (inglese, tedesco, italiano) – ridotte barriere linguistiche
- costi della manodopera inferiori ai livelli dell’Unione Europea
- Agevolazioni fiscali ed incentivi per gli investitori
- Agevolazioni concesse dalle unità di Amministrazione locale
- Sgravi fiscali e/o agevolazioni per coloro che svolgono attività in alcune aree sottosviluppate
- Zone imprenditoriali
- Fondi strutturali
La costituzione della Repubblica di Croazia garantisce:
- Che nessuna legge o norma legale successiva possa peggiorare i diritti acquisti attraverso un apporto di capitale già effettuato
- Il trasferimento illimitato degli utili
- Libero rimpatrio del capitale alla conclusione dell’investimento
- • L’investitore straniero è equiparato all’investitore locale
- • Società a responsabilità limitata: 2.700 €
- • Società per azioni 27.000 €
La società costituita in Croazia con capitale straniero (anche al 100%) viene considerata, a tutti gli effetti, persona giuridica croata e non persona giuridica straniera.
Fonte: Ufficio ICE di Zagabria
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